Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo torna l’ora legale: spostamento delle lancette alle due del mattino di domenica, direttamente sulle 3. Solitamente il cambiamento è riconosciuto come «dormiremo un’ora di meno».
Un’ora di sonno in meno, dunque, ma un’ora di luce in più la sera. La società che gestisce la rete elettrica nazionale stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. Per il 2017 è pari a 104 milioni di euro.
Perché esiste l’ora legale? Obiettivo del cambio di lancette è il risparmio energetico per il minore consumo di illuminazione elettrica. A lanciare per la prima volta l’idea di un cambio di passo delle lancette dell’orologio per risparmiare energia risale al 1784, a Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, che pubblicò in quell’anno una proposta di ‘cambio d’ora’ sul quotidiano francese Journal de Paris. Le sue riflessioni poggiavano appunto sull’idea di risparmiare energia ma non trovarono seguito