Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Asp Zaccagnino in merito alla candidatura del "Bel Vedere" all'interno del bando ministeriale, in calce una breve intervista alla presidente in merito a questa iniziativa.
L’Asp Zaccagnino, Il Parco Nazionale del Gargano, i Comuni di Apricena, Lesina, Poggio Imperiale, Sannicandro e l’Università di Foggia, si mettono al lavoro per candidare il comprensorio “BELLUM VIDERI” all’inserimento nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, uno strumento innovativo istituito presso il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale.
Ieri, presso la sede dell’ASP Zaccagnino a San Nicandro Garganico, la presidentessa Patrizia Lusi, ha incontrato il presidente del Parco Stefano Pecorella; il prof. Monteleone dell’Università di Foggia; il sindaco di Poggio Imperiale, D’Aloisio; il Vice Sindaco di Sannicandro, Altieri; l’assessore di Lesina, Lombardi ed il dott. Stoico, in rappresentanza del comune di Apricena. Tutti, a diverso titolo, sono coinvolti nel percorso per l’elaborazione della proposta progettuale per il riconoscimento della valenza storico, ambientale e paesaggistica di “Bellum videri”, un’area delimitata del Parco, di proprietà della Zaccagnino, che affonda l’origine delle pratiche agricole tradizionali nei secoli passati e che vanta un paesaggio da opera d’arte, requisiti fondamentali per l’iscrizione nel citato registro. Il progetto di valorizzazione storico-rurale dell’Asp Zaccagnino è fortemente condiviso dal Parco Nazionale del Gargano, che per le politiche di valorizzazione del territorio ha istituito un fondo in bilancio per il riconoscimento dei paesaggi storico rurali del Gargano.
L’idea progettuale intende realizzare un percorso non solo di valorizzazione storica, ma anche di opportunità e sviluppo di una economia che punti sul binomio qualità-business e, in futuro, essere agganciata anche alla realizzazione di un distretto produttivo agricolo. Parte dei lavori di ricerca sono già stati svolti dall’archeologo Feliciano Stoico e si agganciano perfettamente agli studi condotti anche da Giuliano Volpe, archeologo e presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero dei Beni Culturali (Mibact) e da Saverio Russo, professore ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Foggia. Entrambi, contattati dai presidenti Lusi e Pecorella, hanno dichiarato il loro estremo interesse al processo di candidatura.
Prossimo appuntamento al 10 febbraio per la sottoscrizione formale dell’atto di intesa tra tutti i soggetti citati, cui seguirà l’ avvio della fase di lavoro che porterà, il 1° di marzo, alla presentazione della candidatura per la richiesta di certificazione del paesaggio al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Raggiunta telefonicamente la Presidente Patrizia Lusi ci ha esposto nel dettaglio questa candidatura: "L'Asp Zaccagnino, nell'ottica della valorizzazione del suo paesaggio storico Rurale e della tutela dello stesso, parteciperà al Bando del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per l'inserimento dei suoi terreni nel registro nazionale dei paesaggi storici." "Sicuri della necessità di dover coinvolgere gli attori del territorio coinvolti nell' "esercito della bellezza",- continua la presidente- si è pensato di coinvolgere il Parco Nazionale del Gargano, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità e l'attenzione e i quattro Comuni -San Nicandro Garganico, Apricena, Poggio Imperiale e Lesina- (n.d.r.) che saranno protagonisti attivi di un percorso che parte dalla certificazione della storicità del paesaggio, ma si pone obiettivo molto più ambiziosi. Grazie al lavoro di ricerca minuziosa storica e archeologica del Dott. Feliciano Stoico, pioniere dell'archeologia produttiva di bellezza e sviluppo. L'approccio scientifico dell'Universita' di Foggia , nella doppia veste del Dipartimento di Agraria e di Lettere, guiderà il lavoro e sarà spessore accademico alla ricerca." "L'idea è quella di mettere in rete anche le aziende agricole e turistiche del territorio, nella seconda fase del partenariato per vendere il "brand" del Belvedere dal punto di visto naturalistico ma soprattutto economico e produttivo. L'obiettivo -conclude la Lusi- resta sempre la creazione di nuovi posti di lavoro e l'implementazione e l'aiuto delle aziende esistenti."