Carissime Avvocate e Carissimi Avvocati del Foro di Lucera, in queste ore concitate e a dir poco dolorose si sta perpetrando ancora una volta una grande disillusione, a nostro dispregio.
Con alterne vicissitudini politiche abbiamo avuto in questi ultimi tempi la sensazione della certezza di ripristino del nostro, e dico nostro, Tribunale, ma essa è stata smontata dalla subitanea e più volte contraddittoria presa di posizione del Ministro.
Abbiamo avvertito però in questi mesi anche l'allontanamento di tantissimi di Voi dal problema e dalla lotta che stiamo conducendo: molti per rassegnazione (ingiustificata), molti per una diversa concezione della vicenda (per noi non condivisibile perché molto vicina a quella dei Ministri Severino e Cancellieri e del loro Capo Dipartimento), molti altri per indifferenza (a dir poco inconcepibile)
Oggi siamo alle porte della effettiva chiusura della Istituzione. Il pannicello caldo dell'art. 8 d.lgs 155/2012 non serve a nulla se non a prolungare la lungo-degenza destinata alla definitiva morte annunciata. Non è neppure eutanasia, è soppressione violenta e caparbia contro la volontà popolare espressa dei due rami del Parlamento che ha riconosciuto il diritto del nostro Tribunale alla sua conservazione.
Noi siamo ancora fiduciosi che qualcosa possa cambiare. Abbiamo dimesso i panni del dialogo e della diplomazia per vestire quelli della lotta - sia pure civile e pacifica - ma che faccia sentire forte a Roma il dissenso della collettività che voi, in modo particolare, siete sempre chiamati a rappresentare davanti alla giustizia.
Questa volta non si tratta di affrontare una causa o un processo per uno o più parti private, ma di difendere la collettività, di cui anche voi fate parte.
Per questo ci rivolgiamo a Voi tutti perché, con uno scatto di orgoglio e di sensibilità professionale e civica, Vi uniate tutti alla lotta che il Vostro Ordine e particolarmente questo Comitato stanno proponendo per scongiurare nei prossimi giorni l'infausta chiusura del nostro Presidio di Giustizia.
Voi che siete da sempre i garanti della legalità, ed è questa la funzione che la Costituzione Vi attribuisce, abbiate un moto di generosità verso Voi stessi e verso la collettività collaborando con le nostre iniziative.
E' iniziato un presidio del nostro Palazzo di Giustizia, da cui proditoriamente si volevano far prelevare ieri mattina in maniera anche illegittima i fascicoli della Sezione Lavoro. Siamo riusciti, con un buon numero di Vostri Colleghi, a bloccare tali operazioni, fin quando da Foggia, grazie all'intervento del Vostro Presidente dell'Ordine, l'attivissimo e infaticabile Pippo Agnusdei, non si è ottenuto un differimento di tali operazioni in attesa di diverse disposizioni ministeriali.
Per questo abbiamo anche occupato la Piazza antistante il Tribunale e vogliamo conservarne il presidio ad oltranza finché non giunga da Roma un ripensamento. Altre manifestazioni sono in cantiere, ma necessitano della partecipazione di tutti e principalmente vostra e di tutti gli operatori e collaboratori della giustizia, cui del pari ci stiamo rivolgendo.
vi aspettiamo dunque tutti presso il palazzo di giustizia in continuazione, per alternarci nei presidi e nelle manifestazioni.
Questa sera, 10 settembre, partecipate tutti con i Vostri familiari amici conoscenti clienti al Consiglio Comunale Straordinario del Comune di Lucera in Piazza Tribunali per far sì che si emetta un deliberato rappresentativo della nostra comune protesta da inviare al Presidente della Repubblica ed al Ministro della Giustizia.
Grazie della Vostra sensibilità e sicura partecipazione.
Il Comitato - Lello Preziuso, presidente