In un'economia fragile e povera come quella del sud Italia, con i tagli e i sacrifici che le amministrazioni locali e gli enti pubblici devono sostenere, la promozione pubblicitaria, per tutti i cittadini, commercianti, artigiani, imprenditori e liberi professionisti, diventa un momento essenziale a cui va dedicato davvero notevole impegno da parte di tutti per mettere in vetrina quello che di buono ancora si riesce a fare e a produrre.
La tempestività con cui si scrivono interrogazioni e risposte a diatribe politiche, a parere nostro, supera di gran lunga l'interesse per la crescita socio economica del territorio, e questo è sotto gli occhi di tutti.
Sui muri della città da più di un anno si leggono solo manifesti politici. Davanti alle chiese si espongono "cartelloni risposta", sul corso principale, dove dovrebbero comparire messaggi promozionali e indicazioni commerciali, vengono attaccati decine e decine di manifesti sempre riguardanti lo stesso tema: la politica. Ultimamente sugli alberi, attaccati con nastro adesivo, alla faccia del decoro pubblico, si trovano scritti veri e propri papiri politici con tanto di firma.
Non ci interessa minimamente di quello che c'è scritto, ma sappiamo che attualmente una azienda e una attività commerciale deve spendere circa 50 euro per l'affissione di n. 20 manifesti 70x100 per soli 10 giorni, per cercare di promuovere la propria attività o la propria iniziativa; mentre sono passati più di 20 giorni e sugli alberi, nelle piazze, davanti alle chiese, troviamo sempre gli stessi manifesti politici "a costo zero" (tormentone degli ultimi 2 anni)!!!
Una cosa è chiara, come agenzia pubblicitaria, possiamo bocciare tutti coloro i quali non hanno fin ora creduto nelle aziende sannicandresi e che ancora si ostinano ad aspettare proposte convinti di saper dare risposte o disposizioni invece di andare in giro per le strade di sannicandro e scoprire tutto d'un tratto di essere, in veritià, circondati di gente capace, bravi imprenditori e liberi professionisti.
La pubblicità, quale strumento di marketing, è ormai integrata nella nostra vita e fa parte della nostra esperienza quotidiana; puo essere brutta o bella fino a confondersi con l'arte, ma il suo scopo primo è quello di mostrare ciò che si produce che può servire a soddisfare o ad indurre un bisogno, e può persino anticipare i cambiamenti sociali che sono nell'aria e quindi stimolare l'evoluzione.
Questa è la premessa per dire che, a nostro avviso, la Fiera d'Ottobre di San Nicandro Garganico non dovrebbe essere considerata un mercato in cui è facile trovare venditori ambulanti di cappotti, pantaloni, o venditori di generi alimentari che non hanno niente a che fare con le produzioni locali.
La Fiera d'Ottobre non va rimandata a causa dell'indisponibilità di aziende che la dovrebbero allestire; essa va programmata dagli assessori preposti e sopratutto voluta per il "vero" sviluppo del territorio.
La Fiera d'Ottobre non è la fiera delle associazioni di volontariato, per queste nobili iniziative ci sono altre occasioni e altre sedi; gli stand gratuiti dovrebbero essere a disposizione di giovani imprenditori e quindi devono rappresentare una forma di start-up per inizio attività.
La Fiera d'Ottobre deve essere anche occasione di incontri con il mondo del lavoro e l'amministrazione comunale.
La Fiera d'Ottobre, infine, questa agenzia l'aveva pensata diversamente, tuttavia chi di dovere continua a guardare sempre molto lontano ma talmente lontano da non vedere le realtà aziendali presenti sul territorio
Gianfranco Ricciotti