Oramai non si contano gli argomenti che sono stati trattati su Sannicandro e sull’attuale ammi-distrazione!! Ma teniamoci forti, di carne al fuoco ce né. Possiamo mangiare per molto tempo ancora. Argomento interessantissimo è parso subito ai nostri occhi quando nella giornata di mercoledì il gruppo atletico sannicandrese recatosi per i puntuali allenamenti pomeridiani si è trovato un cartello del Comune di Sannicandro Garganico sul cancello con orari e giornate. Ovvio che le diverse società e club di Sannicandro hanno ricevuto dall’ex assessore allo sport e alla cultura Dr.ssa Lorena Di Salvia i vari decreti con specifica autorizzazione e chiave per aprire il cancello. All’epoca dei fatti furono attuati diverse disposizioni per meglio garantire il flusso nelle varie giornate.
Il nostro campo sportivo ha rivisto la luce alla fine degli anni ottanta e inizi anni novanta con un investimento che superava il miliardo di lire. Secondo solo allo Zaccheria di Foggia e unico nel circondario. Manto erboso, pista atletica in tartan, salto in alto, salto in lungo, irrigazione automatizzata centralizzata, pozzo artesiano di 300 metri che non funzionò mai a causa del non montaggio della pompa di sollevamento. Infatti la scienza pecorina del tempo fece arrivare i carro botti pieni di acqua, ma il manto erboso iniziò a rovinarsi fino alla perdita totale di erba aggravata in seguito grazie ad un intervento drastico di un assessore del tempo (di sinistra) che giudicò la manutenzione troppo costosa! Ma negli anni a seguire altri sindaci hanno messo del loro, breccia e materiale vario per poi destinarlo ad enorme location per le fiere di ottobre e tanto altro ancora! Camion, trattori, gru, macchine e animali! Un campo sportivo d’eccellenza diventò un enorme cacatoio. Infatti le varie società che alloggiavano nel campo sportivo erano e sono costrette ancora oggi a dover ripulire tutto ciò che di immondizia persiste. Qualche tempo fa grazie a giovani volenterosi amanti dello sport e del proprio paese hanno ripristinato le tribune, gli spogliatoi e quant’altro grazie anche all’aiuto di aziende locali operanti nel settore. Oggi lo stadio comunale vede impegnato la ASD, la CSD la terza e la seconda categoria.
Ritornando all’episodio del nuovo calendario di apertura con orari indicibili e inappropriati sottolineiamo che è stata cambiata anche la chiave.
I nostri atleti lamentano la grave disorganizzazione del comune, dei dirigenti e degli assessori e che un fatto del genere non rimarrà certamente isolato. Dopo la Biblioteca comunale, Madonna Devia, Grotta dell’Angelo, Museo Etnografico, Torre Mileto, centro storico e via discorrendo, si aggiunge un’altra inadempienza grave, quella del nostro caro campo sportivo. Ora i nostri atleti spettano delle risposte serie per capire da chi sia partita questa decisione in quanto è impensabile fare allenamento alle ore 15 di pomeriggio sotto ben 40 gradi di caldo. Evviva la pseudo politica e la fantapolitica del dolce far niente.