Un Centro di Cura per far grande il nostro Gargano

L’equipe di un piccolo centro di riabilitazione sito in Rodi Garganico diretto da tre Dottori volonterosi e vestiti di semplice entusiasmo, ha dimostrato che senza tanta tecnologia, ma con la sola professionalità, si riesce ad alleviare la sofferenza altrui.

Ogni giorno tanti pazienti giungono presso questo centro per acquisire i movimenti necessari per poter espletare le funzioni quotidiane. Tra i tanti pazienti è approdato un ottantaseienne contadino ricevendo da tutto il personale le attenzioni appropriate.

Si descrive in breve al sua storia. L’anziano ha iniziato il lavoro nei campi a dieci anni, interrompendo le scuole dell’obbligo per aiutare i genitori e la numerosa famiglia, si è fatto poi carico del dissesto finanziario accumulato nel tempo a causa di un malanno che ha invalidato la salute del padre.

Unico periodo di ferie, il servizio di leva, poi lavoro, duro lavoro fino all’età di anni ottanta fino a quando le banche hanno messo l’azienda agricola all’asta per il mancato pagamento del mutuo utilizzato per l’acquisto della stessa e per la ristrutturazione della stalla.

Settanta anni di interrotto lavoro, ogni mattina alle ore quattro e trenta le sue mani immerse nel latte bollente hanno ricavato: ricotte, mozzarelle caciocavalli e formaggi, alimenti confezionati artigianalmente e richiesti da tutti i mercati locali. Molte altre cose sono state create da quelle mani autodidatte e tozze instancabili per la loro frenetica manualità.

Poi molti disegni Divini hanno intralciato il suo lungo percorso: cattivi raccolti, incidente stradale di un figlio, suo stretto collaboratore schiacciato da due autotreni e costretto a riconoscere i pezzi del suo corpo dilaniato dalle lamiere; gli inganni dei grandi imprenditori di commercio che con il metodo persuasivo hanno fatto stipulare contratti di semina per poi rifiutare il pagamento pattuito alla raccolta di: barbabietole, girasoli, pomodori e ortaggi; così le tariffe dei consorzi agrari che sottopagavano i prodotti come e quando volevano, però, le loro sementi quintuplicate quando venivano acquistate, come gli animali pascolati allo stato brado restavano invenduti perché venivano preferiti a quelli importati da paesi lontani più appariscenti, allevati con prodotti sofisticati.

Tantissimo lavoro e poca tutela da parte degli organi competenti che hanno contribuito alla disfatta finanziaria. Persino la poca pensione mensile di coltivatore diretto è stata decurtata di un quinto per continuare a saldare il debito.

Ultimamente non è stato il freddo patito nella propria abitazione senza caloriferi neppure il caldo senza aria condizionata a demolire il suo fisico temperato, bensì gli sguardi di compassione dei vicini e dei conoscenti che hanno intaccano la sua dignità e in ultimo
una caduta ha peggiorato la situazione. Portato al pronto soccorso di un ospedale ben attrezzato, visitato dopo una lunga attesa è stato dimesso per mancata frattura.

Il male aumentava tanto da restare immobile e rifiutare i cibi. Ricoverato successivamente presso un altro ospedale ancora più famoso e più attrezzato di tecnologia avanzata.

Ha trascorso molti giorni completamente a digiuno, senza il supporto di flebo e di vitamine e comunque sempre a letto.

Un tentativo di protesta da parte dei parenti verso i responsabili del reparto quando sono stati informati della sua dimissione e sono stati invitati di farlo mangiare di più; poi la solita frase:” chissà se arriveremo noi a ottantasei anni”. Quando sono stati informati che ad attenderlo a casa era la moglie inabile, hanno ritenuto di inviarlo presso il centro riabilitazione accompagnato da una loro autoambulanza. Il percorso per il contadino è stato un vero calvario giunto a destinazione malconcio, con febbre, con l’apparato respiratorio deficitario e con uno stato di salute molto compromesso. Dopo un breve consulto da parte dei tre medici è stato trattenuto anche se il centro era privo di attrezzature adatte per risolvere lo stato grave del paziente e comunque un altro spostamento avrebbe compromesso e aggravato ancor di più la sua situazione.

Tutto l’equipe è stato solidale attivandosi con amore e professionalità verso l’anziano. Lo stesso si prende cura di tutti i bisognosi: giovani e vecchi, contadini e professionisti. Forse la vita di un anziano agricoltore avrà più valore fra non molto quando tutti ci renderemo conto del disastro causato dal denaro che non è la ricchezza dei popoli ma la vera causa che produce l’infelicità delle persone vittime di regole malavitose imposte dai superbi.

Il denaro ha annullato: lo scambio di energie, la ricchezza dei valori, le cose utili e naturali, lo scambio di culture, di tradizioni ed ha annullato la spiritualità in ognuno di noi.

Tutti i componenti del Centro Medico di Riabilitazione di Rodi Garganico forse hanno già previsto l’immediato futuro, incuranti del successo e del denaro barattano da subito la loro professionalità con i valori dei bisognosi per fare generare il benessere collettivo, così hanno fatto per proteggere la salute di quel contadino, per proteggere la qualifica di onesti lavoratori ormai in via di estinzione, futuri nostri maestri di come allevare il bestiame e coltivare le nostre terre rocciose e di come rispettare la natura ed il disegno Divino.
In alcune località avviene già l’interscambio dei vari valori e dei prodotti tra aziende, così hanno creato posti di lavoro, riescono di evitare spese di spedizioni e risparmiare i tanti oneri.

In questa epoca dove fanno soltanto scalpore notizie: di delinquenti, di professionisti, di industriali e di attori dove ogni azione, persino un loro suicidio, ci viene riportato come un atto di valore, è stato riportato uno dei tanti episodi di povera gente che senza il linguaggio appropriato, senza consulenti alle spalle, senza la protezione di legali si affida ai veri benefattori che sanno leggere le loro sofferenze attraverso lo sguardo, attraverso il loro sorriso sincero, attraverso il fisico consumato dal lavoro onesto.

Antonio Monte da Milano

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