domenica dell’avvocato 55
Il futuro di Skiapparo
Il presente è già passato. Non ci resta che vivere di futuro. Questo pensava IL MARITO DI LIDIA seduto a guardare le Tremiti comparire e scomparire dietro il manto di nebbia marina. Gennaio consumava il suo calendario freddo e inesorabile. LIDIA era andata con la FIDANZATA DELL’AVVOCATO a fare la spesa da Carrefour.
L’AVVOCATO se ne stava seduto alla scrivania del suo studio legale foggiano. Lea viveva il suo periodo fisiologico di depressione postseparazione. Per il resto il pianeta, insensibile a tutto, continuava a girare nello spazio cosmico alla velocità di 300 mila km al secondo.
Del SINDACO DI LESINA e della sua fascinosa ASSESSORA AL LOOK nessuna notizia. Il progetto di fare di Skiapparo una grande meta di DARK TOURISM, col passare del tempo, si faceva sempre
più lontano.
IL MARITO DI LIDIA sentì una fitta neurologica al cervello: credere e combattere per un’idea, quando si è soli, è
un’impresa pericolosa. Poco distante, verso Muro, un branco di cani si inseguiva senza apparente motivo. Di aerei neanche l’ombra. Ma il profumo dell’ADRIATICO continuava a impattare le sue narici
dilatate. Il mare entra negli occhi, nelle orecchie col suo moto ondoso, nel naso col suo inconfondibile odore.
Al MARITO DI LIDIA venne voglia di toccarlo. Si alzò. Percorse e i 50 metri di spiaggia che
lo separavano dalla battigia. Le onde di gennaio, sottili e placide, giungevano a riva con un lieve fruscio. Affondò le mani nell’acqua.
Poi si passò le mani tra i capelli. E in quel preciso istante smise di pensare.
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