I giorni della pantera nera
di emilio panizio
La vostra fidanzata dopo il trasferimento a Skiapparo e l’amicizia con Lidia trascura i doveri coniugali e passa le giornate a leggere e a fare lunghe camminate aerobiche in compagnia della sua nuova amica milanese. Amò oggi ho di nuovo incontrato Lidia. Abbiamo camminato fino alla Foce e mi ha raccontato che loro si sono traferiti qua quell’anno che una pantera nera era fuggita da un Circo di San Severo. Ti ricordi amò che paura? Me lo ricordo bene che nessuna andava più a funghi. Mi ha detto che lei e suo marito erano terrorizzati. Hanno montato una tenda sul terrazzo di casa e sono stati per mesi accampati sopra il terrazzo di casa. E scendevano solo per andare in bagno che nella loro casa si trova a piano terra. E solo due mesi dopo sono tornati a vivere a piano terra. Madonna! Che poi questa pantera che fine ha fatto. Non se ne è saputo più niente. Lea dice che è stata la malavita organizzata a liberare la pantera dalla gabbia perché il domatore non voleva pagare la tangente. Comunque, Lidia mi ha confessato che adesso è contenta di essersi trasferita qua. In mezzo alla natura. L’unica cosa è un po' la sera che le viene un po' di malinconia e nostalgia di quando vivevano a Milano e la sera andavano a teatro alla Scala. Io le ho detto che anche qui c’è un teatro, il Teatro verdi di San Severo. E se vuole una volta ci possiamo andare che a Natale mettono in scena Romeo e Giulietta della Compagnia PROSPETTIVE ARTISTICHE. Bello. Adesso ho fame però. Ho comprato questi meloni in offerta e due etti di prosciutto crudo di Faeto. Magico. Magico sì ma ogni tanto un piatto di pasta lo potresti preparare. Qua ci vuole un vino rosso però…
LA DOMENICA DELL’AVVOCATO n. 37
