La domenica dell'avvocato: ep.8 il pranzo di Natale

Una Faction di Emilio Panizio

La domenica 8 il pranzo di Natale

A Natale siamo tutti più buoni. Filomena, vostra sorella , anche quest’anno vi ha voluto tutti insieme a pranzo nella vecchia casa di famiglia. Tutti seduti nella sala da pranzo che è la stessa dagli anni 60. Stessa tavola. Stessi specchi. Stesse sedie con ancora il celophan da togliere. Spiegate alla vostra fidanzata che non potete rifiutare. Lo sappiamo purtroppo che fra Filomena e la vostra fidanzata, [ la strega, la chiama vostra sorella] non corre buon sangue. Concettina poi, Vostra madre, non la sopporta proprio. L’unico è vostro padre, il mitico Raffaele, che se ne sta immobilizzato a letto dal 2019, non gliene frega di niente e di nessuno e l’unica cosa che vi chiede e vuole sapere è: quando vi sposate?. Ultimamente vi ha pure minacciato che se non vi sposate vi toglie l’appartamento che vi ha concesso di abitare in comodato d'uso gratuito nel quartiere San Cristoforo. Il marito di vostra sorella, Romeo, è un pezzo di pane. Si occupa di tutto: dal prenotare all’ASL i pannoloni per il suocero ad aggiustare i rubinetti che gocciolano di tutte le case comprese quelle dei vicini fino a lavare i piatti di tutti i pranzi di Natale Pasqua e Ferragosto. La vostra fidanzata non si è mia offerta di lavare i piatti. Lei porta le paste e apparecchia la tavola. Punto. Natale è la festa più bella dell’anno. Non vi presentate in tuta da ginnastica. Provate a convincere la vostra fidanzata ad evitare la minigonna ascellare. Va beh Romeo vostro cognato verrà in cravatta e doppiopetto [salvo toglierseli a metà pranzo perché suda troppo]. Voi optare per una camicia a tinta neutra con sopra un blazer coi bottoni di legno. A tavola evitate discorsi astrattamente idonei a rovinare la festa. Tipo: che fine fanno i soldi dell’indennità di accompagnamento di Raffaele?. Oppure: questa casa  a chi andrà in eredità visto che né Concettina né Raffaele si decidono a fare testamento?. E ancora: a casa al mare, a Torre Mileto a chi andrà se nel frattempo non finisce demolita sotto i colpi delle ruspe di Stato? Ormai siete arrivati alla fine. Con il Capitone di Lesina [cucinato in umido con contorno di alghe di lago in un bagno di olio di oliva extravergine biologico spremuto a freddo] avete fatto un figurone. Raffaele era estasiato e forse vi lascia la casa anche per l’anno prossimo. Ed ecco. Finalmente. È giunto il momento più atteso. È il momento in cui la famiglia ritrova se stessa e la vostra fidanzata (anche se solo per un istante) gode dell’approvazione di tutti: è il momento delle paste. La vostra fidanzata serve orgogliosamente a tavola il vassoio con le 12 paste assortite da 300 g l’una. Proponete di tagliarle a metà. Proposta approvata all’unanimità. Vostro cognato Romeo – come ogni anno - ha portato un Asti Cinzano che ha comprato alla Standa. Sorridete alla vita. Brindate. Sono le 4 di pomeriggio. Piove ininterrottamente da stamattina. E bisogna cominciare a pensare alla cena.

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