La raccolta delle olive con tutti gli annessi e connessi è stata impegnativa. Con ben due udienze civile da fare in Tribunale a Foggia (di cui una l’avete delegata a una collega gentilissima e disponibile che non ha voluto niente però ha colto l’occasione per proporvi di affittare una stanza nel suo studio legale di via Ofanto, per abbassare i costi). Le piogge d’autunno e la fidanzata che figurati se viene a passare le giornate nel fango a trascinare sacchi pieni di olive (non le avete ancora rivelato il vostro progetto che ha un plan business già pronto di creazione di un marchio di produzione di olio di oliva biologico spremuto a freddo a km zero da esportare all’estero, un progetto della madonna), hanno fatto il resto.
E quindi niente: è stata a casa al calduccio a chattare con le amiche no vax e, per fortuna, che si è ricordata almeno di prepararvi la cena; aggiungete gli appuntamenti in studio con i clienti da spostare a tarda sera o da rinviare… insomma una settimana bella tosta.
Come se non bastasse trascorrerete l’intera giornata al frantoio aspettando il vostro turno (perché sennò vi passano avanti). Morale della favola, se tanto mi dà tanto, vedete di trovare il momento giusto per annunciare: “Amò, questa domenica la gita non la possiamo fare “. Peccato. Allora il consiglio è statevene al caldo, intorno al caminetto, a guardare una serie. Per farvi perdonare tornate a casa con un bel kg di castagne biologiche a km zero che lei sarà ben felice di sbucciare. E vedrete. La luce scoppiettante del camino, le castagne, l’olio novello ancora caldo di frantoio, la serie tv e, perché no, un goccio di Wild Turkey, potrebbe rinfocolare la passione che vi unisce e aprire nuovi scenari per la serata.
Chiuderete in tal modo e in bellezza una settimana non proprio da incorniciare. L’alternativa è una lunga e tonificante passeggiata digestiva lungo Corso Vittorio Veneto. Con i suoi splendidi marciapiedi di pietra di epoca romana e i meravigliosi filari di oleandri nani. Infine proponetele un gelato fuori stagione. La gelateria vi aspetta proprio di fronte alla stazione delle FERROVIE DEL GARGANO.
Tra una leccata e l’altra fatele notare la splendida architettura della biglietteria con lo spioncino rosso ciliegia: tipico esempio tardo Bauhaus inizio ‘900. Al rientro, godetevi il viale totalmente deserto e scarsamente illuminato. Ecco. Siete soli. Finalmente soli. Non vi sembra di vivere in un film? No?