Carissimi,
anche quest'anno ci ritroviamo uniti come popolo attorno ai nostri Santi protettori ma la festa patronale sarà ancora diversa dal solito perché siamo ancora nell’emergenza, fortunatamente attenuata, dovuta alla pandemia e come disposto dai vescovi pugliesi si limiterà alle sole celebrazioni liturgiche e non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone organizzare processioni e tutto ciò che rischia di creare assembramenti. Sarà comunque un momento di gioia, di festa, di una certa ritrovata serenità ma anche un’occasione per rimettere al centro ciò che ci rende un popolo unito e coraggioso di fronte alle innumerevoli sfide e problemi che la realtà ci mette davanti. Infatti ci chiediamo: da dove viene l’unità e il coraggio di un popolo? Cosa rende la gente di una città piena di speranza e di voglia di costruire? La storia della nostra città, come di tante altre nel mondo, ci suggerisce la risposta chiara: la fede in Gesù Cristo, vivo e presente nella Sua Chiesa!
La fede, testimoniata dai nostri santi fino al martirio e fatta diventare da ciascuno criterio di affronto di tutte le cose della vita, e non soltanto qualcosa di privato e di intimo, diventa il lievito che rende ogni cosa della vita più vera. Ecco perché il cristianesimo è stato per secoli fonte di pace e di vero progresso per i popoli. Ed ecco perché la festa patronale viene a ricordarci che anche per la nostra città sarà sempre e solo la fede l'unica fonte di coraggio e di creatività di fronte a ogni sfida presente e futura.
Allora fratelli miei, cari Sannicandresi, torniamo alla fede! Torniamo a Cristo! Senza di Lui anche la festa non ha nessun senso…senza di Lui anche la nostra città non ha nessuna speranza di resurrezione, invece con Lui tutto è possibile perché è l'unico che può cambiare le menti e i cuori di tutti, anche i più induriti!
Questo ci auguriamo e questo chiediamo ai Santi Nicandro, Marciano e Daria: un risveglio della fede e, per questo, un risveglio dei cuori e di tutto il nostro popolo!
Don Roberto De Meo,
parroco della Chiesa Madre.