Continuano gli incontri con gli autori presso la Biblioteca Comunale promossi dall’assessorato alla cultura. Il 10 aprile presso la sala lettura della biblioteca alle ore 19.30, sarà ospite uno dei più importanti chirurghi italiani, Ignazio Marino, che presenterà il suo ultimo libro "Nelle tue mani – Medicina, fede, etica e diritti".
Ignazio Marino è un chirurgo specializzato in trapianti d’organo. La sua passione per i trapianti l’ha spinto a confrontarsi con molti contesti universitari e professionali, andando ad operare in diversi centri di eccellenza mondiali: a Cambridge in Inghilterra; alla University of Pittsburg negli USA, al centro trapianti del Veteran Affairs Medical Center sempre negli USA, in Italia ha contribuito a fondare l’Ismet, il centro trapianti multi organo di Palermo, dove ha eseguito il primo trapianto di rene in Italia su un paziente sieropositivo. Nonostante la brillante professione medica l’ha spinto fuori dai confini italiani, ha seguito con vivo interesse la vita politica in Italia, partecipando attivamente al dibattito pubblico come collaboratore di La Repubblica, l’Espresso ed ha cominciato a scrivere diversi libri trattando temi della medicina, della vita e dell’etica.
Attualmente è anche senatore della repubblica, nonché presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.
A San Nicandro Garganico, Ignazio Marino viene a presentare il suo ultimo libro, Nelle tue mani, un racconto in prima persona, profondamente umano e a tratti sconvolgente, di un medico che affronta le questioni ultime: le decisioni sui trapianti, il testamento biologico, i progressi tecnologici e la durata della vita.
Ignazio Marino attinge alla sua ricchissima esperienza per sviluppare una riflessione profonda e articolata, attraverso diversi aspetti dell’etica medica: dalla ricerca alla sperimentazione, dalla vita ospedaliera alla malasanità, fino alle nuove frontiere della scienza. Tutti temi che si interfacciano fra la medicina, la bioetica e la politica, senza dimenticare l’intreccio fra il corpo e l’anima, la libertà e la coscienza, i diritti dei singoli e il bene comune.