Scuole al freddo, interrotti i riscaldamenti

Rimpallo di accuse tra Pitta Gas e Comune

Il 15 novembre scorso sarebbe dovuta essere la data legale di accensione dei riscaldamenti negli edifici pubblici. Ma non è così nelle scuole di competenza comunale di San Nicandro Garganico ("D'Alessandro" e "Viale Vittorio Veneto"), dove il servizio è praticamente annullato, in quanto ridotto ad un'ora al giorno.

Lo rilevano i genitori dell'utenza scolastica, che chiedono, prima che le temperature si abbassino ulteriormente, la regolare fornitura del servizio onde evitare malanni ai propri figli.

Questa mattina, invece, è stata inviata all'Ufficiale Sanitario Rocco Crosa una missiva da parte del referente del Comitato Genitori, Nicandro Vigilante, in cui si chiede il rilevamento della temperatura interna denunciando l'assenza del servizio.

«Siamo profondamente amareggiati e siamo dalla parte dei genitori», puntualizza l'assessore alla Pubblica Istruzione Nino Gambuto che, in pochi passaggi, chiarisce la causa del disservizio, ancora una volta dovuto, a quanto pare, alle difficoltà di cassa del Comune.

«Verso metà ottobre - spiega Gambuto - ho convocato la Pitta Gas (società che gestisce l'appalto della fornitura di gas per il comune, ndr) per pianificare l'accensione dei riscaldamenti negli edifici comunali, scuole comprese. Successivamente la società avrebbe cominciato, dal 1 novembre, a garantire il servizio per solo un'ora al giorno, vantando credito presso il Comune di circa 210 mila euro, come manifestato dai propri legali.

Li abbiamo convocati nuovamente in presenza del Sindaco - continua Gambuto - concordando una rateizzazione del debito per 24 mensilità, a partire da gennaio 2011 a cui, però, la società sarebbe stata d'accordo solo previa la proroga del contratto d'appalto (che scade il prossimo giugno 2011) tramite trattativa privata».

Una soluzione che non è piaciuta al Sindaco Costantino Squeo che, consultatosi con i tecnici e i legali del comune, avrebbe rilevato l'illegalità della proroga richiesta dalla Pitta, i cui legali, a loro volta, insistono sulla liceità del procedimento e sulla necessità di provvedere per garantire il servizio.

«Abbiamo chiesto ai legali della Pitta di mettere per iscritto quanto dichiarato sulla possibilità di proroga - afferma Gambuto - ma ad oggi il Comune non riceve ancora nulla di formale. L'unica cosa che abbiamo potuto fare per accelerare il ripristino del servizio - continua l'assessore - è la missiva urgente inviata dal sindaco all'Authority per l'Energia e al Prefetto di Foggia, per valutare la sussistenza del reato di interruzione di pubblico servizio.

Siamo consapevoli dei disagi sperimentati in questi giorni dai bambini e ragazzi - conclude Gambuto - chiediamo ancora qualche giorno di pazienza e comprensione: lanostra intenzione è ripristinare il servizio al più presto senza commettere nulla di illecito».

Staff sannicandro.org

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