Rigettata la richiesta di Nicandro Marinacci, resta in carcere

Arrestato nell'operazione Azzeccagarbugli, per diplomi falsi

Il Gip Antonio Sicuranza ha rigettato la richiesta di sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, presentata all'esito dell'interrogatorio di garanzia di Nicandro Marinacci, l'ex deputato della Repubblica e già sindaco di San Nicandro Garganico, arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito della inchiesta 'Azzaccagarbugli', che ha svelato l'esistenza di una 'fabbrica' di falsi diplomi per operatori socio-sanitari con sede presso il Centro Studi 'A. Manzoni' (ecco come funzionava). 

L'avvocato Antonio Vigiano, legale di Marinacci, ha presentato istanza di riesame dell'ordinanza cautelare dinanzi al Tribunale del Riesame di Bari. Restano agli arresti domiciliari il figlio Vincenzo - sospeso dal Prefetto di Foggia dalla carica di consigliere comunale - e Roberto Melchionda, fido segretario ed esperto di informatica. 

Il 17 gennaio, nel corso degli interrogatori di garanzia, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere (leggi qui).

Fonte Foggiatoday 

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