"Non era loro intenzione evadere dalle mura carcerarie. Sono andati via per lo stato di necessità, ovvero per la situazione di pericolo venutasi a creare nel carcere stesso. Se ci fosse stata la reale volontà di evadere, non si sarebbero consegnati spontaneamente dopo appena un giorno".
Così, l'avvocato Angelo Pio Gaggiano, legale dei tre garganici - Andrea Quitadamo e Francesco Notarangelo di Mattinata e di Bartolomeo Pio Notarangelo di Vieste - tra i 77 detenuti coinvolti nell'evasione di massa dello scorso lunedì, dopo una eclatante protesta al carcere di Foggia, scaturita dalle restrizioni imposte alla popolazione carceraria per via dell'emergenza Coronavirus. "I tre si sono costituiti spontamente per il mio tramite", continua il legale.
"Hanno raggiunto a piedi le campagne di San Nicandro Garganico e mi hanno contattato per formalizzare il tutto". Per le stesse ragioni, lunedì sera, si è presentato in carcere anche Michele Tarantino, assistito sempre dall'avvocato Gaggiano. I tre garganici sono stati quindi trasferiti in una casa circondariale diversa da quella foggiana, deferiti e arrestati per evasione.
"Presto verrà celebrata la direttissima a loro carico e in quell'occasione avranno modo di spiegare le loro ragioni al giudice". Nella notte altri tre evasi sono stati assicurati alla giustizia. In libertà 13 dei 77 detenuti, tra cui l'ortese Cristoforo Aghilar, accusato dell'omicidio dell'ex suocera, Filomena Bruno, ad Orta nova.
fonte: foggiatoday.it
foto ANSA/ FRANCO CAUTILLO