Ci ha lasciato la ultracentenaria Maria Donnanno

La "nonna" di San Nicandro Garganico avrebbe compiuto 103 anni a febbraio

Si è spenta ieri mattina intorno alle 11,00, presso l'UDT San Raffaele di San Nicandro Garganico, Maria Donnanno, la ultracentenaria donna più anziana della città, che il prossimo 21 febbraio avrebbe compiuto 103 anni.

Nata nel 1913, Maria aveva sposato Antonio Vocino a soli 20 anni. Nel 1937 rimase vedova del marito e, dopo poco più di cinque mesi, perse anche il suo unico figlio Michele. Commerciante sin da ragazzina, continuò a gestire per lunghi anni un negozio di generi alimentari in largo Giannone, dove conobbe giorno per giorno la miseria del popolo prima e dopo la guerra.

Ma ciò che ha sempre contraddistinto Maria e la sua vita, è stata una fervente fede cattolica. Sin da bambina fu iscritta l'Azione Cattolica e la Pia Unione del Preziosissimo Sangue, frequentando assiduamente la Chiesa Madre della città. Nel 1960 fa la sua professione nel Terz'Ordine Francescano, collaborando con i frati minori che si erano stabiliti nella chiesa di S. Biagio. Seguirà i frati nel 1985, quando finalmente questi ritornano nell'antica sede del Convento di S. Maria delle Grazie.

E' li che tanti ricordano Maria, di carattere cordiale, benevolo ma fermo sulle sue convinzioni di fede e su una morale d'altri tempi, seduta con la sua sagoma grave e composta al primo banco, sul corridoio centrale, a recitare il Rosario con la sua coroncina dai grossi grani. L'eco della sua voce, inconfondibile e posata quanto bastava per farsi sentire in tutta la chiesa, accoglieva chiunque entrasse prima della messa, ogni santo giorno, mentre scorreva le Ave Maria. Era lei l'animatrice delle messe feriali, allietate da canti liturgici d'altri tempi, sempre adatti a farsi seguire da tutti i presenti.

I funerali avranno luogo oggi alle 15,00, nella "sua" chiesa del Convento. Maria, per sua espressa volontà, ha voluto vestire anche per l'ultimo viaggio l'abito francescano, che la accompagnerà nel nostro ricordo ma, soprattutto e ne siamo certi, davanti a S. Francesco, il "poverello d'Assisi" che tanto amava che che non disdegnava mai di nominare ad esempio.

Foto: Maria Donnanno, tra padre Antonio D'Orsi e padre Lorenzo Ricciardelli in occasione del suo 100° compleanno

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