Muore uomo originario di San Nicandro a Portogruaro

Angelo Lallo era un noto storico e saggista

Con ogni probabilità ha capito solo all'ultimo che le sue condizioni erano gravi. Nonostante gli inviti della moglie e del figlio ad andarsi a fare controllare. Angelo Lallo, però, noto storico e saggista, non ha fatto in tempo a raggiungere il pronto soccorso di Portogruaro. Il 63enne, residente nella città del Lemene, mercoledì mattina ha iniziato ad avvertire dei forti dolore al torace. Una situazione che man mano si è aggravata, fino alla decisione di raggiungere l'ospedale assieme ai familiari.

Una volta arrivato nel parcheggio dell'istituto sanitario verso le 14, però, la tragedia. L'uomo all'improvviso si è accasciato a terra davanti agli occhi atterriti della moglie e del figlio che lo avevano accompagnato in fretta e furia. La caduta subito dopo essere sceso dalla propria auto. Immediatamente i medici dell'ospedale sono intervenuti sul posto, tentando invano di rianimare l'uomo. Senza successo. Angelo Lallo, infatti, è deceduto per arresto cardiocircolatorio. Per i rilievi di rito hanno raggiunto il parcheggio dell'ospedale anche i carabinieri della compagnia di Portogruaro.

Angelo Lallo era un noto storico e saggista di origini pugliesi. Nato a San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, nel 1950, si era occupato durante la sua attività soprattutto del conflitto nei Balcani. Ricercando nei grandi eventi della storia una lettura di tipo "psichiatrico". Nel 2000 ha quindi pubblicato "La guerra nei Balcani. La doppia guerra: pulizia etnica e bombe", l'anno seguente (sempre per la casa editrice "Nuova Dimensione") ha dato alle stampe "Psichiatria e nazismo".

La sua ricerca è poi continuata attraverso il saggio "Il tunnel di Sarajevo. Il conflitto in Bosnia-Erzegovina: una guerra psichiatrica?" pubblicato nel 2004 e l'ultima sua fatica: "Il sentiero dei Tulipani", di Infinito Edizioni. Ultimato nel 2011. Il 24 novembre scorso Lallo aveva partecipato a una tavola rotonda a Padova intitolata "L'Infame Oltraggio: militarismo e stupri di massa. Il corpo delle donne come terra da invadere".

Un incontro organizzato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il suo intervento aveva trattato soprattutto l'orrore del massacro di Srebrenica e le sue conseguenze.

Fonte: veneziatoday.it

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