Un boato simile ad una esplosione ha scosso le Isole Tremiti. Il violento nubifragio che ieri sera si è abbattuto a largo del Gargano, infatti, ha lasciato il segno. E ad avere la peggio è stata l’abbazia di Santa Maria a Mare situata nel punto più alto dell’isola di San Nicola, colpita da un fulmine che ha provocato danni ingenti alla facciata dell’edificio.
Sono stati gli isolani a far scattare l’allarme. Inizialmente si era pensato ad una esplosione, ma è bastato poco per capire cosa fosse realmente accaduto. Un fulmine si era appena abbattuto sull’abbazia danneggiandone gravemente la facciata e illuminando a giorno, per pochi secondi, il cielo. “Per avere una idea della potenza del fulmine – spiegano dall’Ufficio Tecnico Comunale – basti pensare che alcuni massi del peso di un quintale ciascuno sono stati catapultati a circa 20 metri di distanza”.
Gravemente compromesso, al momento, risulta il timpano della facciata con tutti i suoi elementi: sbriciolato il cornicione, danneggiato il rosone frontale, divelta la croce posta sulla sommità della chiesa. Implosi anche gli impianti elettrici della struttura.
Ma la conta dei danni sembra destinata a salire. “Abbiamo riscontrato un inarcamento della volta della navata centrale dell’abbazia – spiegano ancora dall’UTC – e si teme che possa essere stata danneggiata anche la travatura del solaio. Inoltre i due pilastri posti all’ingresso dell’edificio sacro mostrano una lesione che corre su tutta la lunghezza”.
Al momento tutta l’area che abbraccia l’abbazia, così come l’ingresso al chiostro, è stata transennata per rischio crollo. Si attende l’arrivo di alcune squadre dei vigili del fuoco che dovranno mettere in sicurezza l’intera area. Un intervento richiesto con la massima urgenza, alla luce del valore storico e artistico del bene, oltre che simbolico per tutta la comunità tremitese.
L’abbazia-fortezza di Santa Maria a Mare fu costruita nel 1045 d.C. dai Benedettini. Mentre la facciata fu modificata e rimaneggiata nel corso del secoli, l’impianto della chiesa è rimasto pressoché immutato, presentando ancora l’impianto originario a pianta rettangolare con 3 navate e doppio deambulatorio.
Fonte: FoggiaToday
Fonte foto: pagina Facebook "Isole Tremiti"