Primo assaggio d'inverno, novembre chiude con il freddo

Attese nevicate a quote collinari su fascia adriatica

La meteofilia mediatica lo ha battezzato Attila ma, nonostante il nome che sarebbe calzato meglio al ciclone abattutosi in Sardegna, non sembra destinato a lasciare grandi segni, se non un considerevole raffreddamento dell'aria anche a quote più prossime al suolo. Si tratta di un vortice depressionario, attualmente in formazione sul Tirreno dove attinge aria fredda e umida dalla Valle del Rodano, che porterà temporali nella giornata di oggi, sabato, in particolare sull'Emilia Romagna e che nel suo spostamento verso la Grecia aprirà all'Italia un corridoio di aria fredda direttamente dalla Finlandiae e dal nord della Russia.

Già dalla giornata di domenica i venti, al momento forti meridionali su tutto l'Adriatico, ruoteranno da Nordest, con un graduale abbassamento delle temperature, soprattutto le minime, accompagnato da piogge e qualche sporadica nevicata sugli altipiani abbruzzesi, in graduale abbassamento di quota.

Maltempo destinato a perdurare per tutto l'inizio della settimana, con le giornate di martedì e mercoledì che saranno le più fredde. E' prevista pioggia su tutta la fascia adriatica, con nevicate che si abbasseranno gradualmente di quota fino ai 4-500 metri, raggiungendo anche il Gargano, la Lucania e la Murgia barese, tuttavia senza quantitativi particolari. Qualche fiocco potrebbe vedersi anche in pianura e sulle coste esposte al vento, dove però le temperature non dovrebbero andare al di sotto dei 3°C.

Il nucleo di aria fredda si affievolirà dalla giornata di giovedì, quando la depressione andrà a morire tra l'Albania e la Grecia, lasciando il campo alla propaggine più occidentale di una robusta colonna di alta pressione, ben posizionata sul Nord Atlantico, dove potrebbe rimanere fino almeno alla prima decade di dicembre, lasciando l'Italia esposta a più riprese al freddo respiro dei Balcani.

Insomma l'inverno, dopo un autunno corto e con incursioni quasi estive fino alla prima decade di novembre, ha bussato ufficialmente alle porte del Mediterraneo, che dovrà però ancora raffreddarsi per bene prima di concedere la neve anche a quote basse. Nel frattempo, gli impianti sciistici dell'appennino possono sperare di entrare a pieno regime.

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