I carabinieri della stazione di San Nicandro Garganico hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto il 29enne marocchino Boufarouj Bouchaib, accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di armi, perpetrata ai danni di una connazionale 17enne.
La vittima, una ragazza marocchina arrivata nel piccolo centro garganico sei anni fa, da qualche giorno faceva la badante ad un’anziana donna malata di Alzheimer: mansione che avrebbe svolto fino a quando la moglie del 29enne non avrebbe fatto ritorno in Italia.
La triste vicenda ha avuto inizio la sera di mercoledì, quando la ragazza, in compagnia dell’anziana, si è vista piombare all’interno dell’appartamento il giovane marocchino, dal quale già in passato e in più di una occasione, era stata importunata. Dopo aver compreso le cattive intenzioni del connazionale, con ogni probabilità ubriaco, la giovane vittima ha provato a uscire di casa, ma al momento di aprire il portone è stata afferrata per i capelli dall’aggressore che l’ha trascinata di forza in una stanza da letto e sotto la minaccia di un coltello recuperato in cucina, costretta ad avere un rapporto sessuale con lui.
L’uomo le ha strappato i vestivi, si è spogliato e l’ha costretta a subire atti sessuali pur non riuscendo ad avere un rapporto completo. Il 29enne ha persino ripreso la scena con un telefonino, probabilmente con l’intento di screditare la malcapitata con i suoi connazionali e di costringerla a stare definitivamente con lui. Stando a quanto raccontato dalla vittima, l’uomo l’ha lasciata dopo più di due ore di abusi e di violenze, non prima di aver ulteriormente minacciato la giovane di non riferire niente dell’accaduto e che presto si sarebbero rivisti per ulteriori incontri.
Raccolta la denuncia della giovane ragazza, i carabinieri avviavano da subito un’accurata attività di ricostruzione dei fatti, riscontrando puntualmente le dichiarazioni della giovane. In particolare i boxer di colore celeste indicati dalla denunciante erano ancora indossati dal marocchino al momento del fermo e il suo telefono cellulare conteneva ancora i filmati dallo stesso registrati durante l’atto sessuale.
Entrambi gli oggetti venivano quindi sequestrati unitamente a diversi coltelli da cucina rinvenuti nell’abitazione e le lenzuola del letto dove si era consumata la violenza e che saranno sottoposte ad accertamenti tecnici presso il RIS di Roma. Dopo aver ascoltato numerosi testimoni, in attesa del giudizio penale, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Foggia.
Fonte: FoggiaToday