Spacciavano cocaina, hashish e marijuana sul Gargano e anche nella provincia di Campobasso utilizzando anche alcuni minorenni. Ventisei le persone arrestate dai carabinieri di Vico del Gargano in un blitz antidroga messo a segno al termine delle indagini coordinate dalla procura di Lucera.
Ventitré le persone che sono finite in carcere, tre invece quelle che hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Nel corso delle indagini sono state sequestrate numerose dosi di cocaina, hashish e marijuana destinate alla vendita al «dettaglio» e di documentare, mediante relativi riscontri oggettivi, circa 30 episodi di spaccio, nonché 2000 cessioni di droga: in un anno, da gennaio a dicembre dello scorso anno, gli indagati avrebbero ricavato oltre 500mila euro.
Tre i gruppi che si dedicavano allo spaccio della droga. Il primo operava a Rodi Garganico spacciando lo stupefacente nella piazza centrale della città. Il secondo spacciava tra San Severo e San Paolo di Civitate e il terzo operava nel Molise tra Campobasso e Chieti.
«Coccodrilli», «bidoni d’olio» e «tagliaerba» alcune delle frasi utilizzate dagli spacciatori e dai loro clienti per indicare la droga nelle loro ordinazioni telefoniche. L’operazione di oggi, come hanno sottolineato il procuratore capo di Lucera Domenico Seccia e il comandante provinciale dei carabinieri Vito Antonio Diomeda, sottolinea come quello del Gargano sia un territorio estremamente a rischio e come quella della droga sia «l’unica azienda non in crisi».
Le persone destinatarie di provvedimenti provengono da Rodi, Ischitella, Carpino, Cagnano, San Nicandro, San Severo, Apricena, San Paolo, San Martino in Pensilis (Campobasso), Lanciano (Chieti) e Torino.
Fonte: Luca Pernice per il Corriere del Mezzogiorno