Il problema è di caratura nazionale. Oltre 14 mila sportelli di Poste Italiane s.p.a. sono bloccati da mercoledì scorso, con notevoli disagi alla clientela, soprattutto per i pensionati che, da giorni ormai, attendono di ritirare la pensione. Si tratta, a quanto pare, di un inconveniente al software dell'Azienda, pare in via di risoluzione.
A San Nicandro, come nel resto d'Italia, il disagio è evidente, tra anziani che azzardano ore di attesa, nella speranza che qualcosa si sblocchi, e utenti che riescono a stento a ritirare pacchi e raccomandate. Il funzionamento, negli ultimi giorni, da negativo va evolvendo verso l'intermittenza, tanto che, pure a rilento, alcune operazioni riescono a spuntarla.
Sulla questione è intervenuta, oltre alle associazioni dei consumatori, l'Autorità per le Comunicazioni, che ha giudicato «inaccettabile - come ha dichiarato il commissario Gianluigi Magri - il perdurare dell'incredibile disservizio che sta ancora paralizzando gran parte del sistema informatico di Poste Italiane. Nell'era della tecnologia e della comunicazione - ha aggiunto - simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo».
Nella serata di ieri l'Azienda ha diffuso un comunicato in cui, oltre a scusarsi con i clienti per il disservizio e cercando di ovviare con l'apertura di alcuni uffici oltre l'orario canonico, ha garantito che l'inconveniente è in via di risoluzione e che, nonostante tutto, sarebbero state garantite oltre 6 milioni di transazioni, pagate più di 250 mila pensioni ed eseguite oltre 1,5 milioni di operazioni di pagamento di bollettini.
Intanto le Associzioni dei consumatori, come riporta Il Sole 24Ore, stanno organizzando un tavolo tecnico con Poste per decidere le modalità di risarcimento degli utenti effettivamente danneggiati. «Chi ha avuto un danno certo e dimostrabile, ad esempio non si é potuto pagare una multa che scadeva nei giorni in cui si sono verificati i disservizi, potrà rivolgersi all'adoc per avviare la procedura di conciliazione - dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc. La procedura mira ad evitare l'allungamento dei tempi e le spese di altre forme di ricorso giudiziario come la class action. Verrà effettuata una valutazione della situazione caso per caso, al fine di una migliore e corretta analisi del problema occorre allegare tutta la documentazione possibile, dal biglietto della fila ritirato presso l'ufficio con data e ora, al bollettino che avrebbe dovuto essere pagato, pe dimostrare i danni subiti dal disservizio.
Il meccanismo del risarcimento sarà analogo a quello avviato da Autostrade per l'Italia per indennizzare gli utenti bloccati dalle strade ghiacciate lo scorso dicembre. «A seguito della decisione di Poste Italiane, abbiamo deciso - ha spiega il presidente di Codacons, Carlo Rienzi - di bloccare le citazioni dinanzi al Giudice di Pace che il nostro ufficio legale stava ultimando».
Al momento persistono i disagi ed è consigliabile non recarsi agli sportelli se si può attendere ancora qualche giorno. Altrimenti, sarà necessario affidarsi al caso e, perché no, ad una buona dose di fortuna.
Staff sannicandro.org