La 15esima edizione della "Quarantana"

La tradizionale manifestazione organizzata dal museo

È giunta alla 15esima edizione la tradizionale Quarantana organizzata dal museo storico ed etnografico.

Secondo la tradizione comune alle popolazioni garganiche (ma non solo ad esse), la Quarantana è una pupattola realizzata con materiali poveri: un involucro di stoffa grezza riempito di paglia e vestita con l'abito della popolana, generalmente uno dismesso e malridotto.

La pupattola poggia i piedi su una patata nella quale sono infilate sette penne di gallina. La quarantana è poi appesa all'architrave della porta mediante una corda agganciata ad un anello infisso sulla testa. Il capo stesso è costituito da un volto sommariamente pitturato sulla stoffa ed è sormontato da una chioma realizzata con stoppa.

La parola Quarantana si collega strettamente alla quaresima o meglio a quarantena (quaranta giorni). Infatti la quarantana si collega corrispondente approssivamente a sei settimane. Le sette penne stavano proprio a scandire le settimane. La prima di esse infatti veniva tolta il giorno stesso dell'esposizione, la prima domenica di Quaresima.

La conta delle penne residue consentiva agli osservatori di calcolare con grande immediatezza il numero delle domeniche che rimanevano prima dell'arrivo di Pasqua. La quarantana era il simbolo che scandiva il tempo penitenziale della quaresima.

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