In un surreale Pino Zaccheria vuoto, a causa della squalifica di quattro giornate, lontano parente dell’inferno rossonero pubblicizzato nella campagna abbonamenti, inizia il campionato di Lega Pro 2016/2107.
Una partita davvero ruvida per la formazione Rossonera, innervosita subito da un fallaccio di Onescu ai danni di Chiricò, l’impatto rimbomba in uno Zaccheria tristemente vuoto.
Il primo tempo registra solo un paio di squilli di tromba da parte delle due formazioni.
Da evidenziare un ottimo tiro di Mancino per l’Andria che si spegne sulla traversa.
Il secondo tempo invece è all’insegna dello show! Pronti, via dopo due minuti Angelo da lontano la prova, il portiere non la trattiene e Riverola viene atterrato in area, assegnato il calcio di rigore al Foggia. Dagli 11 metri va Sarno il quale realizza il primo gol di questa stagione.
Purtroppo la gioia per i Rosso Neri dura poco, una serie di palle ciccate malamente favoriscono l’attacco dell’Andria, che con la complicità del portiere Foggiano piazzato male colpiscono la formazione di casa insaccando la palla nel sette con Onescu,
La partita è di nuovo sul pari, tutto da rifare.
Allegrini dopo un minuto però decide che la sua partita debba finire anticipatamente, commettendo un fallaccio su Riverola e calciandolo a gioco fermo, l’Andria resta in 10.
Stroppa non ci sta e il pareggio gli va stretto, al 63’ chiama in campo Padovan al posto di Letizia.
Questo cambio smuove un po le acque. Nuovamente Angelo prova ad impensierire l’estremo difensore dell’Andria, prima dell’azione che ha cambiato il corso della partita.
Quinto con un lancio millimetrico imbecca Angelo in area di rigore il quale senza pensarci la passa al centro per Padovan che la insacca in porta per il gol vittoria.
Da qui alla fine ci saranno solo sostituzioni e tanto nervosismo da parte dei giocatori dell’Anidra che vanno ad innervosire i giocatori Foggiani.
Importante è stato portare a casa i tre punti.
Ci auguriamo che il Foggia riesca a trovare la quadratura perfetta ed il suo pubblico sugli spalti.
