E’ disponibile nelle edicole e librerie sannicandresi il libro di Emanuele Petrucci intitolato “Ricordanze”. E’ solo il primo di quattro volumi che, come fa intuire il titolo, ripercorre i ricordi dello scrittore nella nostra cittadina. Il volume è inoltre corredato da molte fotografie, alcune d’epoca, altre dei giorni nostri.
Lo scrittore inizia il suo ‘viaggio’ descrivendo il Gargano come una “anomalia geografica” del versante orientale della nostra Italia. L’anomalia offre però incantevoli paesaggi dove iniziano i ricordi di infanzia dell’autore che a tratti vengono raccontati anche in dialetto. Nel libro si trovano detti popolari, descrizioni di mestieri antichi e festività, quali il Natale e la Pasqua.
Classe 1936, Petrucci è ormai da sessant’anni lontano dal suo paese, quando emigrò ad Ancona. «Con la mia famiglia eravamo gli unici sannicandresi – ci dice l’autore – quindi ci potevamo esprimere solo in italiano. Poi un amico mi ha sottoscritto l’abbonamento a giornali locali e da quel momento, leggendo qualche articolo in vernacolo, mi è ritornata la voglia di parlare in dialetto. Si tratta quindi di un rigurgito che mi ha indotto a scrivere, forse in maniera non ortodossa, in vernacolo, per non far cadere nel dimenticatoio l’idioma del nostro caro paese e i tanti ricordi risalenti al periodo di quando ero a San Nicandro».
L’obiettivo che si prefigge Petrucci con questa serie di libri è quello di dare al lettore un momento di ‘rilassamento mentale’ che possa farlo estraniare dallo stressante ‘tran tran’ della vita quotidiana. Ci confida infine l’autore che il secondo volume potrebbe essere pronto per l’inizio del prossimo anno.
Piero Vocale