C’è anche un detenuto di San Nicandro Garganico, tra le sette persone detenute nel carcere di Brindisi, indagate per aver violato l’articolo 391/ter del decreto legge che dispone il divieto di introdurre o detenere telefonini cellulari in carcere.
Il 28enne, "con più azioni criminose esecutive di un medesimo disegno criminoso, riceveva ed utilizzava due apparecchi telefonici cellulare per effettuare 15 conversazioni/chiamate".
Come riporta Brindisireport, i cinque reclusi di Bari, uno di Fasano e il giovane ristretto di San Nicandro Garganico, per un periodo continuato, con telefonini introdotti evidentemente in modo da eludere i controlli, dalla loro cella erano riusciti ad intrattenere numerose conversazioni e altro con i propri familiari, nel periodo ottobre-novembre 2020.
Non è ancora chiaro come i dispositivi siano entrati in carcere. All’esito delle risultanze raccolte dagli investigatori la Procura della Repubblica presso il tribunale di Brindisi ha emesso un provvedimento, poi notificato della Digos, di avviso di conclusioni delle indagini per i sette, alcuni dei quali sono ancora in stato di detenzione
fonte Foggiatoday