Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del sindaco Vocale
“È pienamente condivisibile l’appello ai candidati del territorio, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, lanciato dalla LAF – Libera Associazione Forense di San Nicandro Garganico, affinché ciascuno possa meglio interpretare le esigenze della nostra provincia per quanto riguarda il sistema dei presidi e la necessaria revisione della geografia giudiziaria”.
Così il sindaco di San Nicandro Garganico, Matteo Vocale, che ha inteso far proprio l’appello degli avvocati del territorio a quanti andranno a sedere in Parlamento dal prossimo autunno.
“È un dato di fatto che l’intera provincia di Foggia, - continua Vocale in un comunicato stampa - a fronte della sua vasta estensione territoriale, è servita da un solo Tribunale; una circostanza, questa, che pone la nostra provincia in condizione di netto svantaggio rispetto al resto dell’Italia ma anche di stasi di molti procedimenti giudiziari, al punto da vanificare o ritardare anche il lavoro delle forze dell’ordine sul territorio.
In più occasioni e da più parti – aggiunge il sindaco - è stata evidenziata la necessità di coprire il territorio della nostra provincia con almeno altre due Procure, oltre che prevedere una revisione e un ampliamento degli organici e dei presidi operativi delle forze dell’ordine.
In tale ottica, pertanto, questa Amministrazione fa proprio l’appello lanciato dai legali della LAF – conclude Vocale - affinché nei prossimi impegni politici e/o istituzionali ci si adoperi tutti per l’istituzione di una Procura del Gargano e del relativo Tribunale, prevedendo, altresì, un ampliamento degli organici delle forze dell’ordine e relativi centri operativi, rifuggendo da spinte campanilistiche, che, per quanto legittime, non contribuiscono certo a dare sollievo e legalità alla nostra provincia. L’istituzione di qualche solitaria sede distaccata, con pendenze giudiziarie minimali, non solo non allieverebbe i carichi di lavoro e le problematiche del Tribunale di Foggia, ma sarebbe ben lungi dal rappresentare un valido strumento di contrasto dei fenomeni di tipo criminale che, purtroppo, sono largamente presenti in molte aree del nostro territorio”.
Il processo di smantellamento dei presidi giudiziari nella provincia di Foggia, iniziato con la Legge 16 luglio 1997, n. 254, che ha portato alla soppressione delle preture circondariali, e proseguito negli anni successivi, con una serie di provvedimenti del Governo, che hanno portato ad una revisione delle circoscrizioni giudiziarie e alla chiusura del Tribunale di Lucera e delle sei le sezioni distaccate di Apricena, Rodi Garganico, San Severo, Manfredonia, Cerignola e Trinitapoli, con la conseguenza che l’intero carico si riversò sul Tribunale di Foggia, non ha contribuito certo a tirar fuori il territorio garganico dall’isolamento in cui lo avevano cacciato improvvide scelte politiche, le cui conseguenze sul piano delle difficoltà nella lotta alla criminalità comune e della criminalità organizzata, come nell’attività giudicante sono ben evidenti a tutti.
Una situazione di criticità, quella della Capitanata, che si configura come una vera e propria emergenza nazionale; e che giustifica ampiamente come questo territorio debba essere coperto da almeno altre due Procure, una delle quali da istituire necessariamente sul Gargano.