Sono ore decisive per definire l’esito della situazione creatasi al comune di San Nicandro Garganico, dopo che il sindaco Pierpaolo Gualano ha aperto ufficialmente - lo scorso 11 settembre - la crisi politica dichiarando di non avere più una maggioranza.
Si era pensato, in un primo momento, alle dimissioni del primo cittadino. Invece sembra che Gualano, dopo aver confermato il suo gruppo di “fedelissimi” della lista Oppure Voi / Oltre con Fitto (cioè il presidente del Consiglio Domenico Fallucchi e i consiglieri Michele Cursio, Antonietta Tiscia e Pierpaolo Mascione) stia lavorando sui consiglieri di minoranza per trovare un’intesa politica che gli consenta di non lasciare la città in mano ad un commissario.
Fonti ben informate danno per certo l’ingresso in maggioranza di Valentino Altieri, già da parecchio lontano dalle posizioni del PD e che dovrebbe ottenere anche un assessorato in quota alla sua lista civica, Tu nel Cambiamento, alle scorse elezioni a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra Mario D’Ambrosio. Disponibilità di massima anche da parte di Mario Giordano e Rosario Marrocchella: anche quest’ultimo avrebbe affacciato la possibilità di avere un assessore di suo riferimento. Resta da sciogliere il “nodo” Fratelli d’Italia, con i consiglieri Matteo La Torre e Cecilia Villani, già componenti della maggioranza, che verranno incontrati in queste ore. Fuori da ogni trattativa, almeno fino ad ora, il consigliere Enzo Marinacci.
Ma il vero colpo di scena sarebbe la richiesta del sindaco di incontrare il Partito Democratico, probabilmente nella giornata di domani, per cercare di chiudere il cerchio su un’alleanza di “salute pubblica” il più larga possibile. Una mossa probabilmente già prevista dal segretario cittadino del PD Matteo Vocale, che già per stasera ha convocato gli stati generali di Pozzo Bove, dove si deciderà se incontrare o meno il primo cittadino e, eventualmente, come porsi di fronte a questa crisi politica dell’amministrazione Gualano.
Intanto il sindaco revoca i due assessorati a Forza Italia (il vicesindaco Costantino Ciavarella e l’assessore Lorena Di Salvia) rompendo definitivamente con la più forte componente di centrodestra che vanta ben quattro consiglieri (Giovanni Villani, Giuseppe Ritoli, Vincenzo Giagnorio e Luca Maruzzi), mentre quasi tutti si aspettavano un azzeramento totale delle cinque deleghe assessorili. Nonostante sulla carta – e sulle intenzioni manifestate – potrebbero esserci già i numeri per far passare il bilancio al consiglio in programma nei prossimi giorni, tutto potrebbe dipendere da ciò che deciderà di fare il PD, sebbene sia l’ultima forza politica che Gualano ha deciso di incontrare. Molto cauto il segretario Matteo Vocale, che oltre a non sbilanciarsi sembra del tutto insensibile ad eventuali proposte di deleghe assessorili, quanto piuttosto attenderebbe di conoscere le condizioni politiche e programmatiche con cui Gualano proporrà di andare avanti.