Dopo anni di silenzio, Il Parroco e Vice Parroco della Chiesa Madre, Don Roberto e Don Matteo De Meo intraprendono un'iniziativa per restituire un altro pezzo di storia all’intera comunità di San Nicandro Garganico: l'antico organo.
Lo strumento è un tipico “positivo” di scuola Napoletana del 1700, composto da 9 registri e con prima ottava corta nella tastiera. Da un primo studio, sembrerebbe che alcuni registri siano appartenenti ad un precedente strumento (forse della fine del 1600), riutilizzati molto probabilmente per la costruzione di quello esistente.
Assente è la firma dell’autore/organaro che realizzò il tutto; presenti però sono alcune date di restauro/riparazione. La prima risalente al 1911 da parte dell’organaro Michele Colantuono da Colletorto (CB) a pochi km da Serracapriola; il quale effettuò un sostanziale restauro dello strumento con molteplici riparazioni/ricostruzioni sulle canne di facciata, e l’ aggiunta della pedaliera.
Un ulteriore data, risalente al 1960 da parte dell’organaro Giuseppe Continellio da Avellino, effettua un restauro/ammodernamento, con la sostituzione dei due antichi mantici azionati a mano, con un unico grande mantice e relativo elettroventilatore, l’allungamento dei tasti della tastiera, e la sostituzione di 3 canne di facciata (diverse sia di forma che di disegno).
L’organo era utilizzato saltuariamente fino agli anni 90’; dopo che dei ladri si nascosero al suo interno schiacciando la stragrande maggioranza delle canne; resero lo strumento inutilizzabile.
Il tempo, la polvere, l’usura è l’umidità hanno creato non pochi problemi; Le 25 canne di facciata (interamente in stagno) hanno preso il “cancro” al piede/bocche, rendendole irrecuperabili; e di quelle interne il 90% è stato recuperato (canne in metallo con percentuali diverse fra stagno e piombo in base al registro di appartenenza).
Per completare il tutto occorrono circa 100 canne; per una spesa complessiva di circa 6.500 euro ; in cui si chiede la collaborazione/adozione di una nota mancante da parte di tutti i sannicandresi (50 euro a nota). Per tale scopo è stato redatto un tabellone all’interno della Chiesa Madre in cui sono disegnate simbolicamente tutte le canne mancanti e al registro a cui appartengono; man mano che arrivano donazioni viene posto il nome all’interno della canna con relativo nominativo dell’offerente e colorazione della canna.
Quando lo strumento verrà completato; al suo interno verrà posto un elenco di tutti i nominativi che hanno contribuito.