Settantamila euro per la protezione civile. Tanto aveva stanziato la Regione Puglia in favore del comune di San Nicandro Garganico, nel 2012, quando gli ex amministratori della cittadina garganica avevano richiesto dei fondi PO Fesr per dare una mano ai volontari della Protezione civile locale.
Eppure, di quei soldi, nemmeno un centesimo è andato a finire ai ragazzi che si adoperano per collaborare con le istituzioni per tutelare la sicurezza e il patrimonio di tutti. Quei soldi, infatti, sono serviti per acquistare una Subaru ai vigili urbani, per dare un mezzo al personale del corpo manutenzione del comune di San Nicandro, ma nulla è previsto per i volontari in giubba arancione. Come mai? Proviamo a fare luce sul caso che, da qualche giorno, tiene banco a San Nicandro.
In sostanza, la Regione ha erogato ben € 70.000 in favore del Comune che dovevano servire per fornire un mezzo antincendio alla Protezione civile, oltre ad altre spese - quelle invece sì che sono state fatte - di minor conto. Dopo due anni da quel bando, cambia amministrazione, ma cambiano evidentemente anche i bisogni dei sannicandresi e della Protezione civile.
Sì, perché nella delibera di giunta firmata dal vicesindaco Costantino Ciavarella, dal segretario Gavina Pintus e dal dirigente comunale responsabile del procedimento Vincenzo Augello, si legge: “tenuto conto che dalla formulazione dell'istanza presentata in data 2 luglio 2012, (cioè due anni fa) sono mutate le esigenze di questa amministrazione comunale in quanto il mezzo antincendio che si andava ad acquisire doveva far parte della dotazione del comando di polizia municipale che al suo interno gestisce la struttura comunale di Protezione civile che, a quella data, presentava sufficiente personale per poter gestire e far funzionare il mezzo antincendio in questione, mentre allo stato attuale, a causa della scarsità di personale, non è più pensabile di poter gestire un simile servizio, si delibera di richiedere alla Regione Puglia la modifica della proposta progettuale, nella parte relativa all'acquisizione di automezzi, macchinari e attrezzature operative, prevedendo l'acquisto di mezzi per il monitoraggio e di collegamenti in caso di emergenza e per la previsione e prevenzione dei rischi, mediante l'acquisto di 2 autoveicoli di cui uno 4x4 anzichè di automezzo antincendio dotato di modulo A.I.B., assegnandoli al servizio di Protezione civile di questo comune".
In poche parole: dato che sono “mutate le esigenze", invece del mezzo per la protezione civile, prendiamone due, uno per i vigili (la Subaru, appunto) e un altro che non servirà comunque a spegnere gli incendi. Tanto, dicono loro, non ce n'è bisogno, essendocene già uno (parecchio obsoleto risalente all'epoca in cui a fornirlo fu la disciolta Comunità montana del Gargano).
La domanda tra i sannicandresi sorge spontanea: a che serve un altro macchinone per i vigili? E poi, di quali mutate esigenze parliamo se, a volerla dire tutta, il Comune da quando partecipò al bando ad oggi ha perso tre poliziotti municipali? Il corpo di polizia municipale di San Nicandro, inoltre, dispone già di due moto 750cc, due scooter, una Ford focus, una Fiat Panda. Il servizio manutenzione ha anche altri mezzi a disposizione.
Insomma, come mai il Comune ha usufruito di un finanziamento che poteva dare una mano concreta all’Avers, l'associazione di protezione civile di San Nicandro, tra le più attive in capitanata, per comprare mezzi che, considerati quelli già presenti (molti dei quali non utilizzati, come le moto e scoote), non servono?
Da palazzo di città nessuna risposta, mentre in paese c'è chi si interroga se quel mezzi servono veramente.
Fonte: "L'Attacco"